potete solo connetterli guardando indietro.
Dovete credere che in qualche modo i puntini si uniranno nel futuro
dovete credere in qualcosa: il vostro istinto, il destino, la vita, il karma, qualunque cosa
perché credere che i puntini si connetteranno davanti a voi,
vi darà la fiducia di seguire il vostro cuore"
Questo discorso l'ho ascoltato tante volte. È quello di Steve Jobs.
Il credere nella connessione dei puntini per avere il coraggio di seguire il nostro cuore crea un eco nella mia mente.
Una cosa che adoro fare è guardare il cielo stellato nella notte. Cercando di creare forme con le stelle.
Non avevo mai realizzato che è il mio modo di immaginare puntini che si uniscono.
Non ci sono limiti. Qualunque forma è praticamente realizzabile, con le stelle.
E così mi rassereno, le paure passano e una sensazione di pace si fa spazio dentro di me.
Ma ha ragione Steve, i puntini si possono connettere solo a posteriori. Guardando indietro e finalmente riuscendo ad interpretare il perché di alcuni eventi. Il perché di alcuni fallimenti, di alcune delusioni.
Quando un nuovo puntino si congiunge, improvvisamente diventa chiaro. Perché qualcuno ci ha ferito, perché qualcuno è andato via, all'improvviso. Perché qualcosa non ha funzionato. Perché siamo caduti facendoci davvero male. Perché ci sembrava di aver perso tutto.
Erano solo puntini che, uno dopo l'altro, pian piano venivano congiunti.
Facevano parte di un disegno che noi non vediamo.
E a volte ci sembra che il bambino invisibile che unisce i puntini del disegno sia improvvisamente diventato svogliato.
Allora cediamo. Alle nostre paure, ai dubbi.
Ed è in questi momenti che io rialzo gli occhi al cielo, e osservo le stelle. Perché mi ricordano che tutto è realizzabile. Che ci sono una serie infinita di puntini possibili. Che l'unico motivo per cui non li vediamo è che abbiamo una vista limitata. Ma basta semplicemente fidarsi, sapendo che sono lì e si ricongiungeranno. Nel momento giusto. Al posto giusto.
È senza dubbio così.
Love
Starlight
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