Ricordo ancora quando ero piccola, e in macchina con mio padre attraversavamo un ponte molto lungo. Lui, che ai miei occhi non aveva mai paura di niente. Lui, che era forte e grande e invincibile. Su quel ponte era a disagio.
Chissà , forse per questo quando devo attraversare un ponte non sono mai troppo rilassata.
Oggi, che sono grande, i ponti mi affascinano. Ma mi spaventano ancora un po'.
Mi affascina il fatto che ci permettono di "saltare", di andare oltre. Lasciarci alle spalle terre battute. Ma soprattutto, sfidare la legge di gravità. Ci permettono di camminare, sospesi sul vuoto sotto di noi.
A pensarci bene è emozionante.
Perché ci ricorda che quando vogliamo riusciamo a superare ogni ostacolo. E che se non lo facciamo, è solo perché non lo abbiamo voluto abbastanza.
Ed è forse in questi momenti che i ponti fanno un po' di paura. Quando vorremmo rimanere sulla sponda. Fermi immobili. Quando vorremmo tanto un alibi per non saltare. Quando vorremmo piangerci addosso. Non provarci neanche. E dare la colpa agli altri. O alla situazione.
In questi momenti i ponti incutono paura e, allo stesso tempo, fanno venire rabbia.
Paura perché attraversarli vuol dire uscire dalla propria "area di confort". Arrabbiati perché vorremmo tanto che non ci fossero. Che nessuno li avesse costruiti.
E allora dobbiamo decidere. Come sempre.
Se restare al di qua del ponte. Non che sia giusto o sbagliato. Semplicemente, così facendo, non sapremo mai cosa ci aspetta dall'altra parte.
O se saltare. Senza sapere cosa c'è dall'altra parte. Senza chiederci se ci piacerà o meno. Senza farci, insomma, troppe domande. Senza trattenere il respiro. Godendoci soprattutto quella sottile carica di adrenalina, che ci fa battere il cuore. Che ci fa respirare velocemente. Che ci fa sentire vivi.
E mentre attraversiamo il ponte, ho finalmente imparato, la cosa più importante è non voltarsi indietro. Non chiedersi cosa c'è dall'altra parte. Ma fermarsi, spesso, a goderci il panorama. La vista.
E goderci ogni singolo passo. Uno dietro l'altro. Come se fosse l'ultimo.
Love
Starlight
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