Sono rimasta letteralmente colpita da come ha accolto quel dono. Non era un'occasione speciale, quindi non se lo aspettava. Mi ha abbracciato fortissimo ed è rimasta stretta in quell'abbraccio per un periodo di tempo interminabile. Poi mi ha dato un bacio e mi ha detto - "Grazie".
Ma era un grazie davvero dal profondo del cuore. Mi ha toccato tanto e mi ha lasciato un senso di pace dentro.
Mentre camminavo di ritorno a casa ho ripensato a quel momento in cui i suoi occhioni grandi, quasi commossi, mi hanno detto grazie, e mi sono venuti i brividi.
Impensabile come un piccolo oggetto, quasi senza valore, avesse potuto regalare una gioia così intensa a lei e soprattutto a me.
A quel punto mi sono chiesta se non ero troppo impegnata a pensare a quello che avevo e non ho più, o a quello che vorrei e non ho ancora, e nel frattempo mi perdo la bellezza di tutto quello che ho.
Mi sono guardata attorno e all'improvviso ho realizzato che era proprio così. Persa nella quotidianità della vita, sempre alla ricerca di qualcosa che manca, mi perdo il dono meraviglioso di tutto quello che ho e che è proprio lì davanti ai miei occhi. E dimentico di esserne grata.
Grata per la bellezza di un tramonto, il profumo di un fiore, il rumore delle onde, la pelle soffice delle guance di un bambino. Do tutto così per scontato che non apprezzo i doni innumerevoli che mi circondano.
Ma do per scontato anche tutte le cose che possiedo già, perché c'è sempre qualcosa di diverso che vorrei. E quando dopo tanta attesa riesco ad averla, dopo qualche giorno la ricerca ricomincia. Ieri mentre sedevo sul divano mi guardavo attorno e mi sono resa conto che non sono mai grata per tutto quello che rende la mia casa così accogliente. Osservavo la fiamma della candela profumata che ardeva e improvvisamente mi è venuta un sincero desiderio di dire "grazie", per la compagnia che mi faceva, per l'atmosfera che creava. E prima che me ne rendessi conto la mia mente volava a dire grazie a tutte le persone che hanno reso possibile quella candela. "Wow, non ci avevo mai pensato". Sembrerà strano, ma mentre lo facevo mi sentivo così bene. Sono andata a letto con il cuore pieno di gratitudine e con un sottile senso di euforia.
E stamani quando ho aperto gli occhi ho realizzato che forse una delle cose che diamo più per scontato sono le persone presenti nella nostra vita. Non importa se si tratta di un genitore, una sorella, un'amica, un conoscente, la propria moglie o anche semplicemente la cassiera del supermercato. Ognuna di queste persone con la sua presenza ci fa un dono. E non so voi, ma io spesso, non ci faccio caso.
Certo, a volte se qualcuno fa qualcosa per me, magari un regalo o un complimento, dico loro "grazie". Ma vi è mai capitato di dire grazie senza aver ricevuto nulla in cambio? Un semplice grazie perché quella persona ci onora della sua presenza nella nostra vita?
Sarò onesta, a me era capitato raramente, quasi mai. E così oggi ho deciso che avrei fatto un esperimento - avrei festeggiato il "giorno del ringraziamento". Gli americani lo festeggiano a Novembre, e ad essere sincera non ne avevo mai capito il senso.
Ma vi assicuro che dopo qualche ora, in cui ho semplicemente provato gratitudine, mi sentivo pervasa da un senso di leggerezza e di entusiasmo....entusiasmo per la vita.
Forse penserete sia un po' naif, ma vi invito a provare.
Il peggio che possa succedere è che avrete reso felice qualcuno con un grazie incondizionato.
Il bello...quello lo scoprirete da voi!
Grazie
Starlight
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