Quando comincia un nuovo anno c'è sempre un velo di trepidazione.
Come quando si compra la nuova agenda. Che abbiamo quasi paura di scriverci sopra.
Vorremmo rimanesse intatta. Sempre nuova.
È come se volessimo ritardare il momento in cui cominceremo ad annotare nomi, numeri, appuntamenti.
Succede un po' con tutte le cose nuove.
Come la carta protettiva sull'I Phone. Che vorremmo non staccare. Perché potrebbe rovinarsi.
Come i libri che sapevano di buono quando andavamo a scuola. Che non volevamo cominciare a prendere appunti per non rovinarli.
Come se volessimo preservare il più a lungo possibile quell'idea di "nuovo".
Ma il nuovo non deve creare ansia. Non deve farci venire la paura che si rovini.
Il nuovo offre una opportunità. L'opportunità di cominciare un'avventura.
Nel caso dell'I Phone, l'opportunità di sperimentare una tecnologia appena inventata.
Nel caso di un nuovo libro, l'opportunità di imparare qualcosa che non conoscevamo.
Nel caso di un nuovo anno, l'opportunità di vivere esperienze che non avevamo ancora vissuto.
Ma anche di ripetere quelle che ci hanno fatto stare bene.
È piacevole quella sensazione di novità che si prova con l'inizio di un nuovo anno.
E sarebbe meraviglioso conservarla per tutti i 365 giorni.
Istante dopo istante. Perché ogni istante è un'opportunità per ricominciare. O semplicemente per seguire i nostri sogni. Per dare espressione alle nostre passioni.
L'inizio di un nuovo anno sembra rendere più 'socialmente accettabile' avere buoni propositi.
Ma non mi piace l'idea di avere buoni propositi. Perché un proposito è qualcosa che vive nel futuro. Mentre l'augurio più grande è che riusciamo a vivere nel presente. A goderci ogni istante. Semplicemente per quello che è. Senza rimpianti verso il passato. Senza aspettative verso il futuro.
L'augurio è che trasformiamo il tempo. Lo riduciamo all'unico tempo che esiste per davvero, il presente. Perché solo il presente racchiude la potenzialità di trasformare la nostra vita.
Se vogliamo trasformarla. O di assaporarla. Se tutto va bene.
Perché quando viviamo nel presente anche il concetto di nuovo e vecchio perde significato.
Perché quando viviamo nell'attimo improvvisamente tutto cambia. O meglio. Tutto sembra diverso, anche se nulla è cambiato.
Perché in questo preciso istante, mentre scrivo, sento che non c'è altro posto in cui vorrei essere.
E di questo mi sento profondamente grata.
Benvenuto 2014!
Love
Starlight
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